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Il tanto atteso PAGELLONE DI FINE ANNO!

Prima di archiviare del tutto la gloriosa stagione del Pedrengo Basket, ci tenevo a ringraziare i miei compagni di squadra (la migliore nella quale io ho mai giocato, per spogliatoio soprattutto); ma è doveroso tirare le somme su ognuno di loro prima di mandare la stagione agli annali!

GUIDO FUMAGALLI: guido

il pittbull di Grassobbio si conferma uomo di sicuro affidamento. Anche quest’anno le sue prestazioni sono costanti e garantiscono rimbalzi, difesa, palle recuperate, ma anche un paio di costole degli avversari come bottino di guerra. Per tutta la stagione propone un baffo che fa sognare le numerosissime tifose del Pedrengo, letteralmente impazzite per il John Holmes pedrenghese!
CAGNACCIO LATIN LOVER

PIETRO CARBONIpicarbo

il nostro miglior realizzatore e punto di riferimento della squadra. Gioca con un gomito da film horror, un dolore alla chiappa, un dito rotto e quant’altro ma anche lui non ha mai fatto mancare il suo apporto. Oltre ad essere punto di riferimento in campo, si distingue in positivo anche nei numerosi post-serata o post-allenamenti di quest’anno!
IMPRESCINDIBILE

-SIMONE GUERINI: simo guerini

entrato a stagione in corso il nostro Jesus si è subito immedesimato nella filosofia Pedrengo. Essendo il più piccolo del gruppo, anagraficamente e non solo, finisce nello spogliatoio sbagliato (quello di destra) e subisce un po’ di nonnismo da Andre e Ale in primis che gli fan portare da mangiare per la squadra una ventina di volte (coperture sempre apprezzate).
In campo fa girare il pallone, tentando qualche dietroschiena per la gioia del Coach!
WHITE CHOCOLATE DEI POVERI AKA JESUS

-DARIO BONALDI: dada

Ha iniziato la stagione con noi e dopo tanti anni ha deciso di smettere per colpa del lavoro! Nonostante abbia smesso non ha mai mancato una nostra partita rimanendo di fatto parte integrante del gruppo.
Ringraziamento fortissimo per quello che ha fatto per questa maglia negli anni più difficile, non dimenticheremo mai soprattutto “Il Branca, branca, branca” con l’accento di un noto personaggio di Arcore durante una partita.
Grazie Daddy, appenderemo la tua canotta al Palamatti (quando avremo soldi per fare le nuove divise)
PEZZO DI STORIA PEDRENGHESE

-JACOPO GUERINI: jaco

Capo ultras della caldissima Brigata Faranna, arriva in punta di piedi e anche se non tesserato si allena sempre dando il 200%. Aspirante nuovo pittbull per l’intesità che mette sul campo di gioco, è in trattative per un posto nel roster e siamo sicuri che il gm Angelone Pesenti non se lo farà sfuggire!
Sugli spalti mancherà alla Brigata, ma son sicuro che al suo esordio verranno raggiunti decibel elevatissimi.
PITTBULL JACO

-LUCA CORTINOVIS: luca corti

più giovane dei tre Corti’s brothers, passerà alla storia come il giocatore più infortunato della storia del Pedrengo. Si presenta a diversi allenamenti per poi accasciarsi a bordo campo dopo un’oretta per dei problemi cronici alla schiena.
Scherzi a parte, bel mancino, veramente sfortunato per un guaio fisico dopo l’altro.
LUCA, NOT LUCKY

-EMILIO CERONI: emi

come al solito poche chiacchiere e tanto lavoro, e tante bombe. Per ovviare ad ambiguità, bombe intese come canestri da tre! Solito tiratore mortifero, impiega un attimo ad ingranare per poi concludere in crescendo. Dopo 7-8 anni che giochiamo assieme ancora non ho capito come faccia a segnare i canestri ad una mano a fine allenamento. Gli anni passano le bandiere restano! Grande Emi!
SHOOTER PURISSIMO AKA RAYRAY

-ALESSANDRO CORTINOVIS: ale corti

il secondo dei Corti’s Bros non manca mai ad un allenamento, sempre presente. Non una persona di molte parole, alcuni suoi compagni dicono di non averlo mai sentito parlare, ma mai una parola fuori posto e una serietà degna di un professionista.
SILENTE MA PRESENTE

-MONE:

il nostro capitano di mille battaglie. Gli anni passano ma le bandiere restano parte 2! Una vita passata a giocare per il Pedrengo Basket (era già presente in prima squadra già nel vecchio millennio!), uomo spogliatoio per eccellenza. Lo ricordiamo per le sue sclerate in campo (anche se ridotte ad essere sinceri), per il rumore del trapano e per le grigliate. Giocatore di cuore, esempio per tutti per attaccamento e dedizione.
Sempre presente nella buona e nella cattiva sorte!
O CAPITANO MIO CAPITANO

-MANFREDI FARANNA: manfre

Parte in sordina e poi non solo sale di colpi ma esplode completamente. Ovviamente sto parlando delle serate e dell’ignoranza a brache dimostrata nelle post-partite che ne fanno il vero e proprio beniamino della squadra. Il primo gruppo ultras a Pedrengo nasce in suo onore e questo la dice lunga sul suo carisma (e sulla sua ignoranza nel senso buono del termine).
Parlando di basket giocato, grande potenziale in parte ancora inespresso (lo terrà per il prossimo anno). La sua bomba nel sentitissimo derby contro lo Scanzo va dritta degli anni e rappresenta la prima vittoria di questo gruppo.
MANFRE SUPERSTAR!

FABIO CAPITANO: fabio capitanio

arrivato zitto zitto da Albano, si è subito distinto per la sua mano da tre. Gli orari improponibili al lavoro in aeroporto ne hanno condizionato il suo impiego, anche se è rimasto parte integrante del gruppo.
Si segnala anche per coperture e biscotti post-partita di alta qualità, anche se c’è da dire che i meriti son della sua ragazza Sara. Con un po’ più di convinzione l’anno prossimo può far benissimo!
SHOOTER IN PROGRESS

-MARCO FUMAGALLI: marco fumi

il reattivo grillo di Seriate si conferma pezzo importante nella schiacchiera di coach Carlo. Quando un giorno si rasa a zero capisce di essere figlio di Kemba, shock non facile da affrontare, ma che ci auguriamo abbia superato.
In campo a volte sembra poter dominare tutto e tutti, a volte si chiude in se stesso autoflagellandosi troppo. Però noi gli vogliamo bene così!
Anche lui dimostra una discreta ignoranza, soprattutto nei messaggi vocali.
SEEEE CHIUDEEEEE

-DAVIDE GIOVANELLI: giova

noto per la sua scarsa costanza negli allenamenti, quest’anno fa un leggero passo avanti. Talentuoso prospetto made in Pedrengo in attesa di sbocciare del tutto. Subisce un po’ il fisico degli avversari ma il suo tiro e la sua rapidità saranno importanti per il futuro.
A volte un po’ distratto dal basket, ma per una giusta causa.
IL DON GIOVANNI DI PEDRENC

-MICHELE SANA: michi

il famoso Naso di Celadina si distingue soprattutto in campo per il suo look alla nerd anni70 (occhialata, pantaloncino ascellare) diventando ripetutamente vittima di bullismo (giustamente!). Fautore con me di questo sito, anche se aggiorna le classiche con estremo ritardo.
In campo alterna giocate da fenomeno ad altre completamente in aria. Nonostante tutto riesce a farsi amare nello spogliatoio e in pizzeria.
SEMPLICEMENTE EL NASO

-DAVIDE NAVA:  dade

ho provato a cercare una sua foto “scema” ma la verità è che è tropp bello e non esiste una sua foto del genere.
Oltre ad aver stregato tutte con quel viso angelico, strega anche tutti pure in campo dimostrando di sapere fare qualsiasi cosa. Scaricato ingiustamente altrove, innamorato storicamente della palla (in 30 partite i suoi passaggi si contano sulle dita di una mano), determinante in attacco. La partita contro Bottanuco è stata la ciliegina sulla torta della stagione del riscatto. Quando si trasforma in KobeNava son problemi seri per i suoi avversari
KOBENAVA (solo a volte!)

-MARCO MELONI: melo

dopo tanti anni di militanza a Pedrengo, si distingue sempre per i suoi gomiti affilati e per le legnate che dà in campo. Ai tempi noto come Spigolo, il nome di Marco Meloni quest’anno acquisisce un’aurea leggendaria, idolo del caldissimo tifo pedrenghese per le vittime che ha causato, diventa per tutti “Il Kobra”.
In campo non si tira mai indietro, la leggenda narra che alcuni avversari sul loro corpo tengono ancora il segno dei suoi gomiti
IL KOBRA

-MATTEO CORTINOVIS: big t

Il più esperto e il più navigato dei Corti’s Bros. Pur giocando poco in stagione non molla un colpo, sempre presente ad ogni allenamento, vero e proprio esempio di spirito di squadra.
Il suo canestro in partita è stato tra i più acclamati della stagione, segno di quanto sia apprezzato in squadra!
BIG T

-MARCO PANIGADA:pani

E’ sempre difficile scrivere qualcosa parlando di se stessi e quindi a parte i noiosi ringraziamenti (che avrò scritto cento volte nel corso di quest’anno), non mi resta che esprimere tutta la mia gioia.
Come mi definirono ai tempi “grande cuore ma zero tecnica” e vedendo lo spogliatoio che si è formato, direi che la prima parte di quell’affermazione l’ho confermata.
Orgoglioso di questa squadra!

-ALESSANDRO UBEZIO: ale ube

Mettendo da parte per un attimo il discorso cestistico, fuori dal campo porta una quantità di ignoranza pazzesca, sempre e comunque.
In pizzeria, al bar, nello spogliatoio, ovunque; quando arriva lui non puoi non accorgertene. In campo smentisce gli scettici e si dimostra giocatore fondamentale per la squadra anche se prima o poi dovremo toglierli dalla testa la sua speranza di giocare esterno.
IGNORANZA CHE AVANZA

-ANDREA UBEZIO: andre ube

vero e proprio colpo di mercato pedrenghese; a mio avviso il lungo più forte della promosiù, si conferma il classico injury-proned saltando metà delle gare; anche se a livello di spogliatoio non smette mai di dare il suo apporto, un mix letale tra ignoranza e spirito di squadra!
Concorrente degnissimo in pizzeria e al bar, anche se di questo passo io e lui diventeremo due obesi. Organizzatore di aperitivi al Pilo sempre ben accetti. Fermato sul finale da un test al cuore, in corso di accertamenti, speriamo possa tornare.
IL JULIAN ROSS DEL PEDRENGO

-MATTEO BELLOLI: belloli teo

Vera e propria colonna portante di questa squadra. Tanto lavoro sporco (soprattutto a livello dirigenziale), non finirò mai di ringraziarlo per quel che ha fatto per questa squadra. Nonostante in campo non trovi troppo spazio, in pizzeria viene sempre e comunque, distinguendosi per le sue abilità nel far scoppiare le bustine zucchero (insegnando perfettamente il trucco del mestiere al suo figlio illegittimo Fiumi).
ONLY KEMBA!

-CARLO ZANUTTO: carlo

Istrionico, grintoso, determinato, cocciuto, quello che volete ma il suo apporto sulla squadra è notevole.
Personaggio a 360°, ogni partita la prepara come una guerra motivando i suoi giocatori come marines.
Si distingue per poesie, chupa chups, per non star mai fermo in panchina e per le casse di birra che non mancano mai.
Tiene unita la squadra sempre e comunque, anche nei momenti di difficoltà non fa mai mancare il sostegno ai suoi giocatori e se lo spogliatoio è così unito è anche merito suo. Dietro il gran risultato di quest’anno c’è lui!
IL CONDOTTIERO

Marco Panigada

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